Agricoltura biologica

Negli ultimi anni la crescente attenzione per l’alimentazione sana e per un uso meno massivo di concimi e prodotti chimici per le coltivazioni ha portato alla ribalta un metodo di coltivazione alternativo, ovvero l’agricoltura biologica. La filosofia che sta alla base di questo metodo è l’equilibrio fra i tre aspetti che caratterizzano il terreno di coltivazione, quindi la fisica, la chimica e la biologia che stanno alla base di ogni nuova vita vegetale. Una gestione più naturale e consapevole del suolo, secondo chi utilizza con successo l’agricoltura biologica, consente di capire meglio gli elementi che costituiscono il terreno e di ottenere delle verdure e delle coltivazioni più sane e genuine, per portare in tavola del cibo che sia sicuro, naturalmente buono e adatto sia per gli adulti che per i bambini.

Sicuramente molte delle malattie, delle intolleranze e delle allergie alimentari che si registrano con sempre maggior frequenza nelle società più evolute sono da ascrivere a una cattiva gestione dell’ecosistema, che a lungo andare ne ha compromesso il naturale equilibrio. Per questo è necessario rivedere i metodi di coltivazione per ristabilire un equilibrio fra il settore agronomico, ambientale, nutrizionale e biologico.

Tutti i benefici dell’agricoltura biologica

Questa tipologia di agricoltura tiene in grande considerazione le necessità fisiche e chimiche del terreno che si sceglie di coltivare. Per mantenere un buon equilibrio è necessario ristabilire il corretto pH del suolo, attraverso l’uso di fertilizzanti naturali che possano supportare la vitalità dei minerali presenti nella terra, e in questo modo ottenere dei prodotti e delle verdure sani e completi dal punto di vista nutrizionale e del gusto. La coltura intensiva spesso non tiene conto di questa necessità: la produzione massiva infatti richiede fertilizzanti sempre più aggressivi contro gli insetti o le erbe infestanti, un modus operandi che però si è dimostrato pericoloso non solo per la salute di chi consuma le verdure così coltivate, ma anche per tutto l’ecosistema che risente dell’eliminazione degli insetti, che con il loro lavoro sono utili per l’impollinazione delle piante. Si è poi notato che spesso le coltivazioni, quando sono trattate per troppo tempo con prodotti chimici, sviluppano una certa dipendenza a questi prodotti, così pure il terreno. L’agricoltura biologica consente una vera e propria “disintossicazione” che sul lungo periodo fa sì che la produttività del suolo aumenti grazie a una ritrovata fertilità. Questo perché il ritorno a fertilizzanti e sistemi di coltivazione più naturali ripristina l’equilibrio minerale e microbico del terreno e aumenta i livelli di carbonio, una delle sostanze più utili alla vita dei vegetali.

Microorganismi benefici

Dunque praticare l’agricoltura biologica significa principalmente utilizzare dei prodotti per fertilizzare il suolo di origine naturale al posto dei famigerati prodotti chimici e degli anticrittogamici che alla fine possono risultare dannosi non solo per le erbacce e per gli insetti che si cerca di eliminare ma anche per il suolo e per la coltivazione che invece si intende proteggere e far prosperare. Questi prodotti naturali sono solitamente  dei microrganismi biologici benefici e testati, degli estratti vegetali, degli insetti considerati benefici perché si nutrono di parassiti delle piante, dei minerali o delle altre sostanze organiche. A livello statistico è ormai ampiamente dimostrato che sul lungo periodo passare dai metodi prettamente chimici di fertilizzazione a quelli più naturali ha la capacità di aumentare la resa delle proprie colture fino al 35%. Questo perché il terreno trattato con prodotti naturali aumenta la ritenzione idrica e quindi riesce a nutrire con più incisività le piante che si sceglie di coltivare.

Quali sono gli insetti buoni?

Fra i metodi di biocontrollo considerati più validi per eliminare afidi e parassiti delle piante ci sono senza dubbio le coccinelle. Ci sono oggi infatti delle imprese specializzate nella vendita di coccinelle che sono un validissimo “biopesticida”. Oltre che di afidi, si nutrono infatti di cocciniglia, funghi e acari. Anche le larve di coccinella sono degli eccezionali predatori e riescono a eliminare efficacemente buona parte delle infestazioni dall’orto e dal giardino. In particolare, questi simpatici insetti vengono utilizzati per proteggere le coltivazioni di fragole. Nelle vigne, dove invece è proprio una coccinella bianca a rovinare il raccolto (il Planococcus vitis) i coltivatori spesso si avvalgono dell’uso di una piccola vespa che caccia naturalmente questo insetto. I biopesticidi e gli insetti benefici sono dunque un nuovo efficace metodo per contrastare le infestazioni da parassiti, basta poco per trovare la specie giusta per le proprie esigenze, dal momento che anche nel nostro Paese stanno sorgendo nuove imprese e enti di ricerca che si occupano proprio di promuovere l’uso degli insetti per la lotta biologica in campo agricolo.

I biofertilizzanti

L’agricoltura biologica si avvale anche di fertilizzanti naturali che possono incrementare la produttività dell’orto senza rilasciare sostanze nocive per la salute e per l’ambiente. Fra i biofertilizzanti più utilizzati ci sono sicuramente il compost ottenuto da resti vegetali e scarti dell’orto (il cosidetto compost domestico) ma anche dei concimi che si possono comprare nei negozi specializzati in prodotti agricoli come lo stallatico, il guano e la pollina o l’humus di lombrico che si rivelano eccezionalmente nutrienti per un terreno in cui coltivare verdure come pomodori, fagioli, melanzane, zucchine o altri prodotti stagionali.

Share This