Estrattore di succo a freddo

Estrattore di succo a freddo

Un estrattore di succo a freddo è un dispositivo per la cucina simile a una centrifuga: i due prodotti, però, non devono essere confusi, dal momento che hanno caratteristiche differenti e svolgono funzioni diverse. Allo stesso modo, è importante imparare a distinguerlo rispetto ai robot da cucina e ai frullatori: l’estrazione a freddo è un procedimento attraverso il quale è possibile garantire la conservazione della totalità delle sostanze nutritive. Ciò vuol dire che si ha a che fare con succhi non solo più salutari, ma anche più buoni. Usare un estrattore di questo tipo è molto semplice, e in molti casi non c’è neppure bisogno di sbucciare gli ingredienti, i quali non sono sminuzzati ma spremuti.

I vantaggi dell’estrattore di succo a freddo

I benefici che vengono garantiti da un estrattore di succo a freddo sono numerosi; eccone alcuni:

  • permette di separare il succo dalla polpa
  • consente di realizzare succhi che si mantengono fino a 48 ore
  • può essere adoperato anche per gli ortaggi
  • non fa rumore

La separazione del succo dalla polpa fa sì che nel liquido non si ritrovino residui poco gradevoli: un inconveniente che potrebbe essere poco apprezzato da chi ha bambini piccoli. Inoltre, i succhi possono essere conservati per due giorni: basta metterli in frigorifero per avere la certezza di poterli consumare anche a distanza di ore senza rischi. Ecco perché si può pensare di usare questo strumento anche in anticipo, per esempio preparando il giorno prima un succo da portare a scuola o al lavoro. Oltre che per la frutta, l’estrattore a freddo può essere usato anche con le verdure, senza che le loro proprietà nutritive vengano compromesse. Infine, l’assenza di rumore fa sì che lo strumento possa essere usato anche di notte o mentre si guarda la televisione senza essere costretti ad alzare il volume al massimo.

Come funziona

Il meccanismo di funzionamento di un estrattore di succo a freddo è correlato all’azione di una coclea: si tratta di una vite che si trova al posto delle lame e che non sminuzza gli ingredienti con cui entra in contatto, ma li spreme attraverso una forte pressione. La spremitura avviene, nella maggior parte dei casi, a bassa velocità, di solito attorno ai 40 giri al minuto: ciò vuol dire che a parità di prodotto si beneficia di una quantità di succo superiore rispetto a quella che si potrebbe ottenere con un frullatore da cucina classico. Il succo così ricavato è decisamente più digeribile rispetto alla frutta consumata a pezzi, dal momento che vengono eliminate le fibre insolubili, che l’intestino non è in grado di assimilare: viene velocizzato, invece, il processo di assorbimento delle vitamine e dei sali minerali.

Che cosa preparare con l’estrattore a freddo

Non si deve pensare che l’estrattore di succo a freddo possa essere usato solo per bere delle spremute di frutta o dei centrifugati di verdura, anzi: i modelli più all’avanguardia offrono la possibilità di avere, per esempio, dei frullati molto invitanti, ma anche degli smoothie cremosi, il latte di soia o il latte di mandorla. In più, è possibile estrarre il succo da ingredienti come i seguenti (che nelle comuni centrifughe non potrebbero essere frullati):

  • gli spinaci
  • le more
  • i lamponi
  • i mirtilli
  • il ribes
  • il cavolo nero

Le funzioni da ricercare

Tra le caratteristiche più importanti che meritano di essere prese in considerazione in vista dell’acquisto di un estrattore a freddo c’è il materiale: il migliore è l’acciaio inox, che fa della resistenza e della longevità i suoi punti di forza. Può essere consigliabile, inoltre, optare per un modello dotato di coclea doppia. Alcuni dispositivi permettono addirittura di stabilire la quantità di fibra che si vuol lasciare all’interno del succo attraverso un semplice selettore da azionare come si vuole.

La differenza tra un estrattore di succo a freddo e una centrifuga

La differenza più rilevante tra una centrifuga e un estrattore di succo a freddo va individuata nel fatto che la prima è munita di lame che tagliano a piccolissimi pezzi gli ingredienti. Inoltre, un estrattore agisce a meno di 100 giri al minuto, mentre una centrifuga può arrivare addirittura a diciottomila giri al minuto. A tal proposito ricordiamo che più la velocità dei giri è elevata, più le proprietà nutritive si perdono; più la frutta si surriscalda più il succo è caldo; più il succo si ossida più gli enzimi vivi vengono distrutti.

Ricordiamo infine che la centrifuga genera grandi quantità di rifiuti umidi, che derivano dal fatto che il succo non è filtrato in modo perfetto; l’estrattore, invece, produce molti meno scarti, e soprattutto secchi.

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