Frutta secca

Frutta secca

Quando si parla di frutta secca si fa riferimento alla varietà di frutti che vengono sottoposti a un processo di essiccazione, in modo tale da essere privati del loro contenuto di acqua: tale processo può avvenire tramite apparecchi ad hoc o in modo del tutto naturale, con l’esposizione dei prodotti al sole. Va detto, tuttavia, che tale espressione include anche le mandorle, le noci e molti altri alimenti che – per dovere di precisione – non sono frutti: si tratta, infatti, di semi.

Quali sono i frutti secchi?

L’elenco dei frutti secchi è piuttosto corposo, e comprende:

  • le noci, che possono essere consumate anche fresche
  • gli anacardi, che vengono privati del guscio, tostati ed eventualmente salati
  • le nocciole, impiegate anche per preparazioni dolci
  • i pistacchi, con guscio, tostati e salati

In commercio si trovano anche le arachidi, di solito senza guscio, e le mandorle, fornite con e senza guscio, ma non vanno dimenticati i pinoli, i tamarindi, le noci pecan, le noci macadamia, le noci del Brasile e le castagne secche. Se nel novero considerato si aggiunge anche la frutta fresca essiccata, ecco che l’insieme dei prodotti si allarga anche alle scorze di agrumi secchi, ai datteri secchi, all’uva passa, ai mirtilli secchi, alle prugne secche e ai fichi secchi. In realtà quasi tutta la frutta fresca può essere essiccata: ecco perché è facile trovare anche proposte alternative come le ciliegie secche, le pere secche, l’ananas secco, il mango secco, e così via.

Il consumo costante della frutta fresca essiccata e disidratata è in grado di contrastare l’insorgenza di patologie cardiache, dal momento che riduce il livello complessivo di colesterolo LDL, noto come colesterolo cattivo. Il consiglio degli esperti è quello di variare le diverse tipologie di frutta, così da usufruire dei differenti benefici derivanti dai vari prodotti. Va ricordato, inoltre, che la frutta disidratata svolge una funzione molto importante a livello intestinale, in quanto è una fonte preziosa di fibre alimentari: le prugne secche sono le più efficaci da questo punto di vista. Infine, varie ricerche hanno dimostrato che l’inserimento della frutta secca nella dieta quotidiana contribuisce a ridurre le probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 2; le nocciole, le mandorle e le noci, insieme con le già citate prugne secche, sono alimenti essenziali anche per combattere l’osteoporosi e la perdita ossea.

Le proprietà della frutta in guscio

I pinoli, i pistacchi, le noci, le nocciole e le mandorle fanno parte della frutta in guscio, che a sua volta rientra nella categoria della frutta oleosa (la quale si distingue dalla frutta glucidica secca).

Questi semi sono fonti preziose di vitamine, di fibre e di sali minerali, ma soprattutto di proteine, che in un certo senso costituiscono il carburante che consente al nostro organismo di mettersi in moto e di funzionare. Questo è il motivo per il quale è consigliabile consumare noci & co. con regolarità, sempre rispettando dosi moderate, così da assicurare al corpo i nutrienti di cui ha bisogno.

Il valore energetico della frutta secca

Le nocciole e le mandorle, grazie al loro notevole valore energetico, possono essere consumate anche fuori dai pasti, magari per uno snack di metà mattina o per la merenda del pomeriggio, in modo tale da spezzare la fame.

La frutta in guscio, in effetti, ha il pregio di saziare con rapidità, e in più mette a disposizione dell’organismo tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Ecco perché vi si può ricorrere anche per una colazione sana ed equilibrata.

Il contenuto di omega 3 e altri acidi grassi, combinato con l’elevata concentrazione di fibre, si dimostra prezioso per i soggetti che devono fare i conti con un livello troppo alto di colesterolo o con una situazione patologica di obesità.

Le noci, i pinoli e tutti gli altri semi sono consumati per tradizione in inverno, e non mancano mai sulle tavole imbandite per le feste natalizie; ciò non toglie che essi siano importanti anche in estate, a maggior ragione per chi svolge un’attività fisica molto intensa, dal momento che contribuisce a fornire al corpo tutti quei sali minerali che vengono dispersi tramite la sudorazione.

Perché mangiare la frutta in guscio?

Sono numerosi i vantaggi legati al consumo della frutta secca. Tra gli altri segnaliamo i seguenti:

  • contribuisce ad aumentare la sintesi di melanina, che è responsabile tra l’altro dell’abbronzatura della pelle;
  • favorisce la riduzione di colesterolo cattivo nel sangue;
  • gli antiossidanti e i polifenoli in essa contenuti (sono presenti soprattutto nelle mandorle e nelle noci) forniscono un ottimo supporto per contrastare le conseguenze dei cambi di stagione;
  • è ricca di grassi naturali; ne consegue che i capelli e la pelle che soffrono a causa dello smog e delle molteplici sollecitazioni che derivano dagli agenti atmosferici ne traggono vantaggio.

Al di là dell’aspetto salutare, non si può certo dimenticare che i pistacchi, i pinoli e i loro simili sono delle vere e proprie delizie, irresistibili e pronte per essere sgranocchiate. Il loro consumo va a stimolare il piacere e quindi incentiva la sintesi degli ormoni del benessere, le endorfine.

Le proprietà nutrizionali

Nelle arachidi, su 100 grammi di prodotto poco più di 2 sono composti da acqua, 50 sono rappresentati da lipidi, 29 sono proteine e circa 8 sono costituiti da carboidrati; notevole anche il dato delle fibre, che sfiora gli 11 grammi.

Per quel che riguarda le nocciole, i grassi superano addirittura il 64%, mentre le proteine sfiorano il 14 e le fibre sono pari a circa l’8% del totale.

I pinoli contengono il 50% di grassi e quasi il 32% di proteine, anche se il contenuto lipidico più elevato è quello che viene fatto registrare dalle noci: più di 68 grammi di grassi ogni 100 grammi di prodotto, a fronte di 6 grammi di fibre.

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