Curarsi con il miele

curarsi con il miele

 

Alcune pitture rupestri rinvenute nei pressi di Valencia dimostrano che già in epoca neolitica il miele era utilizzato come medicinale. Nel corso dei secoli, poi, tale sostanza è stata usata a scopo terapeutico da quasi tutte le più importanti culture. Ma quali sono le principali caratteristiche curative del miele e in quali casi è possibile fare ricorso alle sue proprietà terapeutiche?

Ricco di preziosi elementi nutritivi

Anche se per l’80% è composto da acqua e zuccheri (in particolar modo glucosio e fruttosio),  il miele è un alimento ricco di preziosi elementi nutritivi, quali i minerali (magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro, rame e manganese) e le vitamine (vitamina C, D, E e alcuni gruppi della vitamina B).
Sono presenti anche alcuni enzimi provenienti dalla melata (secrezione zuccherina delle api) e dal nettare.
Il miele ha la caratteristica di conservarsi inalterato per moltissimo tempo, grazie alla presenza, al suo interno, di sostanze battericide e antibiotiche. Affinché mantenga inalterati i propri principi nutritivi, però, è meglio conservarlo al fresco (a temperature inferiori ai 20 °C) in recipienti ben chiusi, al riparo dalla luce diretta.

Sedativo della tosse

Grazie alla sua funzione emolliente e lenitiva, il miele è noto per essere uno dei migliori e più utilizzati rimedi naturali per la tosse.
I mieli di eucalipto, di timo e di tiglio sono i migliori in caso di tosse persistente.
Alcuni studi hanno dimostrato che un cucchiaino di miele riduce i sintomi della tosse notturna nei bambini, meglio di quanto non facciano i medicinali sintetici.
È bene ricordare, però, che i pediatri sconsigliano l’assunzione di miele da parte dei bambini fino a un anno di età, in quanto la flora batterica non ancora sviluppata li espone al rischio di contrarre il botulino.

Antibiotico e antibatterico

L’uso topico del miele per disinfettare e accelerare la guarigione delle ferite è noto fin dall’antichità.
Il miele della varietà Manuka, che contiene una certa quantità di perossido di idrogeno, è ideale da utilizzare come antibiotico e disinfettante in caso di piccole lesioni della pelle.
Anche la melata e il miele di timo hanno ottime capacità cicatrizzanti.
È possibile, inoltre, potenziare ulteriormente la funzione antibiotica del miele aggiungendovi qualche goccia di propoli.
La sinergia tra miele e propoli è anche molto utile nel contrastare le infezioni batteriche dovute all’azione di Candida  albicans, Escherichia Coli e Staphylococcus aureos.

Aiuto nel controllo del peso

Il miele ha un potere dolcificante superiore e un valore calorico più basso rispetto allo zucchero comune (304 kcal per 100 grammi rispetto alle 392 kcal dello zucchero bianco e alle 362 kcal dello zucchero di canna), il che può essere d’aiuto in caso di regimi alimentari volti al controllo del peso.
La particolare componente di zuccheri naturali presente nel miele contribuisce, inoltre, a placare i meccanismi cerebrali che scatenano la voglia di cibi dolci, facilitando il mantenimento della dieta nel tempo e  il raggiungimento del proprio peso ideale.
Ottimo per chi è a dieta è il miele di castagno.

Tonico energizzante

Il miele è una fonte naturale di energia facilmente assimilabile: gli zuccheri ad alto assorbimento che lo compongono, infatti, vengono immediatamente utilizzati dall’organismo per sostenere i processi chimici e metabolici.
La melata e il miele millefiori,  i più ricchi di sali minerali, sono indicati per coloro che praticano un’intensa attività fisica e sono un’ottima fonte di carboidrati a cui fare ricorso dopo l’allenamento.

Salute dello stomaco e dell’intestino

Il miele è un alimento prebiotico, in grado di preservare la flora batterica, facilitando il proliferare dei batteri buoni (come i lattobacilli e i bifido batteri) che compongono il microbiota intestinale, a scapito dei batteri infettivi e dannosi.
Sostituire lo zucchero con il miele aiuta a ridurre gli effetti tossici delle micotossine (presenti nel mais e in altri cereali) e a contrastare infezioni gastrointestinali come ulcere gastriche e gastriti.
Nel caso di ulcere, il miele aiuta a riparare le mucose danneggiate e svolge un’importante funzione antiinfiammatoria e cicatrizzante, stimolando la crescita di nuovi tessuti sani.
Secondo l’Ayurveda, il miele associato alla polpa di Aloe Vera svolge una vera e propria funzione cicatrizzante nei confronti di stomaco e intestino.

Protezione per il fegato

Il miele, grazie alle vitamine del gruppo B (B1, B2 e B6) e a alcuni fattori enzimatici, svolge un’azione depurativa e protettiva del fegato.
Il miele d’acacia, il millefiori e il miele di tarassaco, ricchi di antiossidanti, svolgono una vera e propria azione disintossicante nei confronti del fegato e della cistifellea.

Riduzione del colesterolo

Alcuni studi hanno dimostrato che un consumo quotidiano di miele aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare.
L’assunzione di miele ha prodotto, sia nei soggetti sani, sia in quelli con colesterolo aumentato, una riduzione dei grassi nel sangue e un abbassamento dei valori della proteina C-reattiva (PCR).
Particolarmente indicato per la riduzione del colesterolo è il miele di girasole.

Curativo e cicatrizzante per l’acne

Le varietà di miele Manuka e Kanuka presentano elevate proprietà antibatteriche e svolgono una profonda funzione cicatrizzante e decongestionante nei confronti degli stati infiammatori cutanei provocati dall’acne.
L’applicazione topica del miele ridurrebbe l’infezione nei follicoli sebacei del volto e della schiena, disinfettando e calmando la cute irritata.

 

 

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