Dieta per dimagrire

Dieta dimagrante

La scelta di una dieta dimagrante efficace è molto importante per chi vuol avere la certezza di perdere peso evitando di compromettere il proprio stato di salute: un calo ponderale troppo repentino, infatti, può avere effetti negativi sul benessere della persona che lo sperimenta. Sono numerose le diete che si possono mettere in pratica a questo scopo; tra le altre, si ricordano:

  • le diete iperproteiche: si contraddistinguono per l’elevato apporto di proteine e il basso consumo di carboidrati (ne è un esempio la dieta chetogenica);
  • le diete basate sul digiuno parziale: si tratta di regimi alimentari a restrizione calorica, che prevedono per alcuni giorni di non superare le 500-600 Kcal al dì;
  • le diete monotematiche: si basano sul consumo esclusivo di un solo cibo o di un gruppo di alimenti; nel paragrafo successivo approfondiremo questa tipologia di regime dietetico.

Le diete monotematiche

Tra i vari esempi di diete monotematiche, le più note sono:

  • la dieta del riso
  • la dieta del minestrone

La dieta del riso si basa sul consumo di questo cereale: si possono alternare il riso rosso, il riso basmati e il riso venere, ma è ancora meglio optare per il riso integrale. Tra gli altri alimenti che questa dieta per dimagrire concede ci sono gli ortaggi e la frutta fresca, insieme con i cereali e i cosiddetti pseudocereali integrali; via libera solo ad alcuni cibi proteici, tra i quali il petto di pollo, il pesce e i formaggi molto magri. Devono essere evitati, invece, i cibi grassi, le bevande alcoliche, la margarina, il burro e l’abuso di sale per condire i cibi. Il programma di questo regime alimentare si basa, a seconda dei casi, su due fasi o tre: l’apporto di calorie è crescente, passando da un minimo di 800 calorie al giorno a un massimo di 2mila calorie.

La dieta del minestrone, che è stata messa a punto per la prima volta negli Stati Uniti, sia addice particolarmente alle caratteristiche e alle esigenze dei soggetti obesi, costretti a perdere peso per potersi sottoporre a eventuali interventi di chirurgia bariatrica; in seguito è stata adattata anche per un pubblico più ampio. La durata è di un paio di settimane, un intervallo di tempo nel corso del quale si può riscontrare un calo ponderale di circa 7 chili. Bisogna prestare molta attenzione, però, dal momento che la perdita di peso non riguarda il grasso ma per lo più i muscoli e i liquidi.

La dieta a punti

Un grande classico delle diete dimagranti è la dieta a punti: si tratta di una strategia alimentare che si è diffusa negli anni settanta del secolo scorso e che è stata messa a punto da Guido Razzoli, un famoso dietologo italiano.

Questa pratica dovrebbe migliorare non solo la forma fisica, ma anche il benessere mentale di chi la segue. Il suo nome deriva dal fatto che per ogni persona viene individuato un vincolo numerico, che è correlato al peso: in base a questo criterio viene attribuito un determinato credito di punti che può essere speso nel corso della giornata. Un uomo di 80 chili, per esempio, ha a disposizione più o meno 25 punti, mentre una donna di 60 chili ne ha circa 20. Una pizza condita con diversi formaggi, richiede una spesa pari a 20 punti, pari all’intero credito giornaliero di una donna di peso medio; alla verdura, al contrario, vengono attribuiti 0 punti: ciò significa che se ne può mangiare a volontà.

La dieta del gruppo sanguigno

Molto contestata e non ancora validata dalla comunità scientifica, la dieta del gruppo sanguigno si basa sul principio secondo il quale il rapporto tra gli alimenti e il metabolismo è condizionato dal gruppo sanguigno di appartenenza.

Per ogni gruppo sanguigno, quindi, esistono degli alimenti che possono essere consumati e altri che, invece, dovrebbero essere messi al bando. I soggetti con gruppo sanguigno 0, per esempio, dovrebbero evitare i cereali, le leguminose e i latticini, non consumando la pasta, il pane, il riso, le lenticchie, e così via.

Dieta per dimagrire: i comportamenti da evitare

Quel che è sicuro è che se si perde peso in modo troppo veloce è molto probabile che con la stessa rapidità si riacquistino i chili smarriti. Per dimagrire è sbagliato saltare i pasti, così come sono da evitare i prodotti promossi dalle pubblicità che promettono effetti miracolosi: è meglio, invece, intraprendere un’attività fisica, anche moderata, con regolarità; altrettanto importante è limitare gli eccessi e ridurre le porzioni.

La dieta, inoltre, non si deve trasformare in un sacrificio o in una quotidianità basata su privazioni: se si viene invitati a una grigliata di carne, non ha senso mettersi in un angolo e accontentarsi di poche verdure crude mentre gli altri gustano costine e braciole, ma è molto meglio fare un piccolo strappo alla regola per poi compensare nei giorni successivi con un regime alimentare più sano.

Al tempo stesso, un altro dei comportamenti che sarebbe opportuno non tenere è quello di focalizzarsi in modo esagerato sulla bilancia, facendo sì che la perdita di peso si trasformi in una vera e propria ossessione.

Bisogna ricordare infine che Il vero nemico del dimagrimento è lo zucchero, che spesso si nasconde in abitudini della vita di tutti i giorni a cui non prestiamo caso: il caffè bevuto dopo i pasti, per esempio, o i succhi di frutta industriali. Ecco perché vale sempre la pena di leggere con la massima attenzione le etichette e gli ingredienti di tutto ciò che compriamo.

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