Idratarsi in gravidanza, quanto bere e quale acqua scegliere

Gravidanza

La gravidanza rappresenta un momento di forte cambiamento, specialmente per quanto concerne certe abitudini, che devono essere modificate per trovare il proprio benessere e favorire una crescita del feto serena e priva di complicazioni. Tra queste rientra anche la regolazione della quantità di acqua che si assume, idratarsi in gravidanza è fondamentale per numerosi motivi, legati alle principali funzioni vitali di madre e bambino, che devono essere favorite nel miglior modo possibile.

Ciò non significa che sia vero il luogo comune per il quale si debba bere per due, ma semplicemente questa necessità è data dal fatto che l’acqua è un elemento essenziale in ogni momento della vita, e durante la gestazione molte funzioni fisiologiche vanno incontro a dei cambiamenti che richiedono un sostegno ancora maggiore rispetto al solito. Inoltre la futura mamma sarà facilmente soggetta a fenomeni quali stipsi e crampi, che provocano un significativo fastidio, ma possono essere ridotti grazie a una corretta idratazione. Di seguito entreremo nel dettaglio.

Perché è importante bere tanto

Iniziamo con una panoramica che illustrerà perché sia indispensabile assumere molta acqua in generale. L’acqua è il perno intorno al quale ruotano tutte le funzioni vitali, ciò che sostiene i processi digestivi, l’assorbimento e il trasporto delle sostanze nutrienti, lo sviluppo di cellule e tessuti che compongono gli organi, oltre che la corretta regolazione della temperatura corporea e della respirazione. Ma non solo: l’acqua è preziosissima per l’eliminazione di scorie e tossine prodotte dall’organismo. Infatti, da essa dipende il regolare funzionamento dei reni, così come di tutti gli organi. L’acqua, inoltre, garantisce la perfetta idratazione della pelle e il mantenimento della sua tonicità.

Considerando tutto ciò, pensiamo che ogni giorno normalmente una persona espelle circa 3 litri d’acqua. Una parte viene utilizzata per le funzioni che abbiamo elencato (solo per la respirazione ne occorre mezzo litro), attraverso la pelle ne evapora circa un litro, e gran parte viene espulsa sotto forma di urina (un litro e mezzo) e feci (200 ml). Possono poi verificarsi delle circostanze particolari, come casi di vomito o diarrea, o giornate particolarmente calde, in cui il quantitativo di liquidi persi è ancora maggiore. Fatte queste considerazioni, è facile intuire perché sia fondamentale reintegrare la necessità quotidiana di acqua bevendo molto.

Il fabbisogno di acqua in gravidanza

Ma quanta acqua bere durante la gravidanza? Durante le gravidanza la necessità di liquidi aumenta rispetto alla normale condizione, e la quantità di acqua assunta giornalmente non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 2 litri, sia per consentire la produzione del giusto quantitativo di liquido amniotico di cui il feto ha bisogno, sia per rispondere alle nuove esigenze della madre. Prima di tutto, occorre considerare attentamente l’aumento del rischio di incorrere in problemi di natura infiammatoria alle vie urinarie, oppure nella formazione di cisti. Bere tanto aiuta e rendere molto più semplice l’eliminazione dei batteri che possono causare questi problemi.

Inoltre, un altra fastidiosa evenienza in cui facilmente si può incappare durante la gravidanza, come accennavamo in precedenza, è il rischio di stipsi. A tal proposito possono rivelarsi una preziosa fonte di aiuto alcuni integratori, ma devono sempre essere accompagnati dall’assunzione di molta acqua, che riesce ad ammorbidire le feci e agevolarne l’espulsione. Ma anche le donne che soffrono di ritenzione idrica possono trarre notevoli benefici da un incrementato apporto di liquidi. Questa problematica, infatti, può comportare gonfiore alle gambe e cellulite. Anche in questo caso una soluzione efficace che può condurre a buoni risultati è l’integrazione di acqua con specifici integratori.

Infine, se il fabbisogno di acqua non viene soddisfatto, aumenta la predisposizione a soffrire di crampi, che possono frequentarsi con una maggiore frequenza, specialmente durante la notte. Particolare attenzione bisogna prestare nel periodo estivo, quando si può abbinare l’assunzione del giusto quantitativo di acqua a quella di magnesio.

Quale acqua scegliere in gravidanza

Non tutte le acque sono uguali, e quando si è in dolce attesa è importante scegliere la più adatta alle proprie specifiche esigenze. È preferibile optare per un’acqua naturale e oligominerale (si può anche bere quella del rubinetto, ma sarebbe meglio filtrarla). Sarebbe da scartare la frizzante, dal momento che può creare gonfiore allo stomaco, sebbene in molti casi sia in grado di alleviare la nausea. Se si rientra tra le donne per le quali questo metodo funziona, è meglio scegliere un’acqua con poche bollicine, che va comunque bevuta a piccoli sorsi.

Quando si fa spesa, inoltre, è preferibile controllare la dicitura relativa al residuo fisso riportata in etichetta (ovvero la concentrazione di minerali contenuti). Questo aiuterà a selezionare le acque migliori per affrontare lo stato di gravidanza, che sono quelle poco mineralizzate (quindi con un residuo fisso inferiore ai 50 mg per litro), che generalmente sono indicate per i neonati. Vanno bene anche le oligominerali, con un residuo compreso tra i 50 e i 500 mg per litro, dal momento che favoriscono l’azione dei reni. Le minerali invece andrebbero alternate alle altre due tipologie, mentre quelle fortemente mineralizzate vengono consigliate dal medico solo in particolari condizioni.

Bere molto durante la gravidanza: alcuni falsi miti da sfatare

Infine, occupiamoci di alcune questioni che spesso possono porsi le donne che si trovano alla loro prima gravidanza. Si tratta di leggende metropolitane che vengono automaticamente assunte per vere dal senso comune, per sentito dire, senza che tuttavia si cerchi un riscontro scientifico a sostegno di ciò. In particolare, alcune future madri potrebbero essere portate a domandarsi se bere troppo non rischi di essere controproducente e avere come effetto quello di sovraccaricare i reni. Questa è la prima delle false credenze che cerchiamo di sfatare. Anzi, è vero il contrario: più acqua si beve, più i reni sono stimolati a lavorare, e la loro azione viene facilitata dal momento che l’urina risulta più diluita. L’effetto collaterale immediato, ovviamente, è quello di avere più spesso bisogno di andare in bagno. Anche questo è un bene, dal momento che così facendo si evitano eventuali ristagni nella vescica che rischiano di causare infiammazioni.

Un altro falso mito è dato dal fatto che sia assolutamente necessario strafogarsi esclusivamente di acqua per assumere i liquidi necessari. Anche questo è falso: buona parte dell’acqua che viene ingerita proviene dai cibi, quindi via libera a frutta e verdura, che presentano una concentrazione di acqua nettamente superiore a molti altri alimenti, ma anche a tè e tisane.

Share This