Migliori oli per friggere: ecco perché non sono l’unica regola per una frittura sana

Migliori oli per friggere- ecco perché non sono l’unica regola per una frittura sana

La frittura rende più gustoso ogni piatto. Che si tratti di carne, pesce o verdure poco importa, il gusto di questo tipo di cottura non viene mai messo in discussione. È chiaro che consumare cibi fritti in casa non sia come consumarli al ristorante. In casa si utilizza l’olio una volta sola (almeno è ciò che si dovrebbe fare) e si pone maggiore attenzione alla modalità che si utilizza, perché si conoscono i danni che può comportare una cattiva cottura al nostro organismo.

Utilizzare i migliori oli per friggere è una delle prime regole da seguire. Si tratta di un dettaglio abbastanza semplice. Diciamo pure però che non si tratta dell’unica regola, anzi. Per friggere nel modo più sano è necessario conoscere alcuni criteri.

Regole per friggere in modo sano

Abbiamo detto che scegliere i migliori oli per friggere non basta per realizzare una cottura sana e croccante. Partendo da questa certezza possiamo procedere con la scoperta di altri elementi preziosi.

Vediamo insieme quali sono le altre regole d’oro da seguire:

Temperature tra i 160 e i 180 gradi. In questo modo il cibo forma una crosticina che impedisce al grasso di penetrare. Soluzione che permette al fritto di non essere nocivo

Quantità di olio. Il consiglio è quello di usare la quantità giusta, che non sia né troppa né poca per il cibo che si cucina

Quantità di cibo. È consigliato immergere nell’olio poche quantità di cibo per volta in modo che cuociano nel modo migliore

Non salare. Il cibo non deve essere salato né prima né dopo la frittura perché il sale richiama l’acqua all’esterno dell’alimento e rallenta la formazione della crosticina

Oli migliori per friggere e strumenti

Gli oli migliori per friggere sono quello di oliva e quello di semi monoseme. Questo perché l’olio di oliva ha un contenuto di acido oleico superiore a tutti gli altri e quello di semi perché possiede un’alta resistenza alle temperature.

Questi sono i migliori, ma in linea di massima per la frittura vanno bene tutti gli oli di semi monoseme perché l’origine è conosciuta. Gli altri oli di semi vari, invece, posso aver subito lavorazioni che li hanno resi meno resistenti al calore e per questo sconsigliati per uso culinario.

In quanto all’olio extravergine di oliva, possiamo dire che l’utilizzo non è proibito ma neanche consigliato perché contiene alcune sostanze che lo rendono pregiato sì, ma che ad alte temperature vengono deteriorate.

Lo strumento ideale per realizzare al meglio questo tipo di cottura è la friggitrice che permette di scegliere la temperatura desiderata e di mantenerla. Il cestello, inoltre, permette di estrarre il cibo cotto già sgocciolato dall’olio in eccesso. Dettaglio che rende più sano il cibo, ma anche più piacevole da consumare.

Se non si ha una friggitrice sarà ideale utilizzare un tegame o una padella capiente in modo che il cibo possa entrare con facilità e che possa essere completamente ricoperto dall’olio.

Come deve essere la frittura

Chi ama cucinare saprà che quando si pensa alla frittura ci sono almeno tre cose da fare per garantire una cottura perfetta e sana.

Ecco quali sono:

– Appena si vede del fumo grigio è necessario abbassare la temperatura

– Utilizzare un termometro da cucina per accertarsi della temperatura minima e di quella massima

– Togliere dal tegame il cibo fritto con una schiumaiola e porlo sulla carta assorbente da cucina o gialla

Riutilizzare l’olio?

L’olio andrebbe utilizzato una volta sola o al massimo 2-3 volte per la cottura degli stessi alimenti. Se si vuole proprio riutilizzare è almeno vietato aggiungerne del nuovo. Non rispettare questa regola significa non soltanto consumare cibo per niente sano ma anche poco gustoso perché l’olio usato più volte non rende come quello nuovo. Questo non è certo un segreto.

Consigli per il dopo frittura

Realizzare una frittura sana e croccante non significa soltanto pensare al prima. Anche il dopo ha una sua importanza, in questo caso si tratta di non conservare i cibi fritti per consumarli riscaldati giorni dopo. Questo perché oltre a perdere gusto e friabilità, il fritto consumato giorni dopo può formare sostanze che causano malattie poco piacevoli che possono sicuramente essere evitate.

È inoltre consigliato non friggere alimenti usciti dal freezer. Se il cibo è nel congelatore, prima del consumo andrà scongelato e messo nel frigo perché così si potrà formare più facilmente la crosticina dorata durante la frittura.

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