Olio di neem

Olio di neem

Ottenuto grazie ai semi di una pianta che fa parte della famiglia delle Meliacee, l’olio di neem è un tipo di olio vegetale che si presta a una grande varietà di applicazioni, non escluso l’ambito cosmetico.

I semi della pianta di Azadirachta Indica, che sono quelli da cui viene ottenuto l’olio, vengono spremuti a freddo e consentono di ricavare una sostanza dagli effetti medicamentosi. Gli stessi effetti, per altro, possono essere ottenuti anche dai fiori, dal legno, dalle foglie, dalla polpa dei frutti e dalla corteccia, ma in concentrazioni più limitate. Questo olio – lo ricordiamo – risulta essere composto da acido oleico in una percentuale compresa tra il 25 e il 54%.

L’olio nella medicina ayurvedica

Il nostro olio vegetale è presente da millenni nella tradizione ayurvedica, dove viene impiegato per le sue proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, oltre che per la sua azione antiparassitaria e antibatterica. In particolare nell’antica medicina indiana, esso veniva utilizzato per contrastare gli stati febbrili, per il trattamento di numerose infiammazioni e per curare svariati disturbi e patologie, come:

  • malattie a carico della pelle (ad esempio l’acne)
  • reumatismi
  • problemi agli occhi
  • tubercolosi
  • lebbra
  • vermi intestinali

Quando usarlo

Il trattamento delle patologie e dei disturbi della pelle rappresenta, oggi, il più importante campo di impiego dell’olio, che ha proprietà emollienti e al tempo stesso esercita un’importante azione idratante ed eudermica.

Soprattutto le persone che hanno la pelle secca dovrebbero farvi affidamento, ma lo stesso discorso può essere esteso anche a chi ha i capelli secchi, che può ricorrere a impacchi che devono essere lasciati in posa per non meno di un quarto d’ora prima che si usi lo shampoo.

Anche quando si è stati al sole per troppo tempo senza proteggersi e si ha a che fare con la pelle scottata, questo prodotto si rivela un toccasana grazie alle sue virtù antinfiammatorie: la sua applicazione permette di diminuire l’arrossamento e il dolore.

Le impurità caratteristiche dell’acne e la forfora sono altri due disturbi su cui si può intervenire con l’olio in questione: poche gocce sul viso sono più che sufficienti per allontanare i pruriti e i rossori, oltre che per regolare la produzione di sebo in eccesso.

Infine, le persone che devono fare i conti con un eczema o con il problema della psoriasi possono trarre giovamento dall’impiego di questo prodotto, fermo restando che in tali circostanze è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia o a uno specialista.

Gli effetti collaterali sono rari e poco rilevanti

Uno dei motivi per i quali questa sostanza naturale può essere applicata sulla cute senza preoccupazioni è rappresentata dall’assenza di controindicazioni e di effetti collaterali: solo i soggetti più sensibili potrebbero notare un lieve arrossamento e un leggero bruciore a carico dell’area che viene trattata, ma sarebbero comunque disagi limitati. Per non correre rischi, in occasione della prima applicazione può essere utile miscelare l’olio di neem con un po’ di olio di oliva o con olio di mandorle, che risultano essere più delicati (anche l’olio di cocco è raccomandato in tal senso). Nel caso in cui dopo l’applicazione si dovessero notare degli effetti imprevisti, vale la pena di chiedere consiglio al proprio medico.

L’olio di neem in fitoterapia

Come detto, sono numerosi gli scopi per i quali l’olio in questione può essere adoperato in ambito fitoterapico: esso, infatti, viene considerato un potente e prezioso rimedio naturale contro i pidocchi, ma serve anche a combattere le onicomicosi, cioè le micosi delle unghie delle mani e dei piedi.

Sul mercato è possibile reperirlo in forma pura, ma esistono anche formulazioni più elaborate, per esempio arricchite con altri oli essenziali o vegetali che, a seconda delle esigenze, hanno di volta in volta proprietà cicatrizzanti o battericide: è il caso dell’olio essenziale di citronella, di lavanda, di timo, di origano o di menta, ma anche del tea tree oil. In diversi casi, si sfruttano anche le proprietà di tali prodotti per tenere alla larga gli insetti o per eliminare i parassiti.

Come si applica?

L’applicazione topica è la soluzione da adottare per questo olio, che non deve in nessun caso essere ingerito; a seconda dello scopo che si intende ottenere, lo si applica sui capelli o sulla pelle.

Vi si ricorre ad esempio – per combattere i pidocchi: affinché risulti efficace, è sufficiente versarne un cucchiaio direttamente sulla chioma e poi eseguire dei massaggi su tutto il capo, prestando una particolare attenzione alla zona dietro alle orecchie e alla nuca. Occorre che il preparato sia lasciato agire per non meno di un’ora; dopodiché, con l’aiuto di un pettinino dai denti stretti, bisogna pettinare i capelli più e più volte, in modo tale che le uova del parassita possano essere allontanate, a partire dalla radice in direzione delle punte. A questo punto i capelli possono essere detersi. Il procedimento descritto deve essere ripetuto un giorno sì e un giorno no fino a quando il problema non viene risolto.

Nel caso in cui lo si voglia utilizzare per contrastare l’acne o un arrossamento cutaneo, si consiglia di applicarne poche gocce sull’area da trattare e di massaggiare delicatamente con i polpastrelli con un movimento rotatorio, in modo tale da favorirne l’assorbimento.

Share This