Olio essenziale di lavanda

Olio di lavanda

L’olio essenziale di lavanda è un vero e proprio toccasana per l’organismo, apporta innumerevoli benefici e viene usato, proprio in virtù di essi, fin dai tempi antichi.

Questa breve guida vuole condurti alla sua scoperta e rispondere ad alcuni frequenti interrogativi: Quali sono le sue proprietà? Come può essere usato? Presenta controindicazioni o effetti collaterali? Cosa accade in caso di sovradosaggio?

Chiudiamo, infine, l’ampia pagina con un piccolo excursus sulla cosiddetta realizzazone ‘fai da te’.

Cenni storici e botanici della lavanda

La lavanda è una pianta molto apprezzata fin dall’antichità e il suo nome deriva dal latino ‘lavera’ che letteralmente significa lavarsi.

Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e cresce nelle regioni mediterranee, nell’Africa settentrionale e orientale e in diverse zone dell’India.

Esistono tre diverse tipologie di quest’arbusto:

  1. Lavandula angustifolia Miller (meglio nota come lavanda vera): si tratta della varietà più pregiata in termini erboristici.
  2. Lavandula latifolia Med (o lavanda spica).
  3. Lavandula hybrida Rev: si tratta di un ibrido tra le due precedenti specie; è conosciuta anche con il nome di Lavandino, cresce in modo particolare in Italia e vanta importanti dimensioni; la sua essenza ricorda la versione vera anche se vi si riscontrano delle note canforate.

La pianta, dal punto di vista botanico, dispone di foglie lanceolato-lineari dal colore verde-grigio, mentre i suoi fiori sono organizzati in delle vere e proprie spighe. La lavanda è specie floristica rustica molto resistente e per questo motivo può essere coltivata in svariati tipi di terreno (cresce anche nelle zone montane perché si adatta perfettamente alle basse temperature); non necessita di particolari cure, ma ricorda di prestare attenzione ai possibili ristagni d’acqua. Il periodo della fioritura è estremamente variabile (dalla primavera all’estate) e dipende dalla varietà considerata.

L’arbusto era già noto in Egitto, a Roma e in Grecia e le popolazioni elleniche l’hanno ribattezzato Nardo (nome della località dove si riteneva crescesse); la sua essenza veniva largamente impiegata, mentre l’olio essenziale fu usato per la prima volta, quasi per caso, a seguito di un’esplosione che si verificò nel laboratorio di Rene-Maurice Gattefossé, uno dei padri fondatori dell’Aromaterapia. Egli si rese conto del potere di questo preparato nella cura delle ferite e decise, quindi, di approfondire i suoi studi in materia.

Attualmente l’olio essenziale di lavanda è considerato un vero e proprio elisir di salute e bellezza.

Le proprietà più importanti dell’olio essenziale di lavanda

L’olio essenziale di lavanda vanta innumerevoli proprietà:

  • Antisettico: puoi aggiungerne alcune gocce al detergente intimo per contrastare i disturbi dell’apparato urogenitale (cistite).
  • Analgesico e antinfiammatorio: è molto utile in caso di strappi muscolari e dolori di natura reumatica. Unisci alcune gocce di olio alla crema e procedi massaggiando, delicatamente, la zone dolente. Il preparato contrasta, inoltre, la pelle a buccia d’arancia perché agisce sul ristagno linfatico.
  • Cicatrizzante: cura gran parte delle affezioni cutanee (ustioni, piaghe, irritazioni e scottature solari).
  • Antispasmodico: riduce i dolori addominali e gli spasmi; è particolarmente indicato durante il ciclo mestruale (flusso non abbondante).
  • Antibiotico naturale: è un valido aiuto in caso di malanni di stagione e sindromi influenzali.

Le principali modalità d’uso dell’olio essenziale di lavanda

Puoi usare l’olio essenziale di lavanda nella vita di tutti i giorni perché l’elenco delle sue modalità d’uso è davvero molto lungo.

  • Aromaterapia: versa in un diffusore per oli essenziali (quello a candela è perfetto) un po’ d’acqua e il prodotto (una goccia per ogni metro quadrato del locale dove ti trovi). L’ambiente circostante, deliziosamente profumato, concilia il relax.
  • Favorisce il riposo notturno: le alternative possibili in questo caso sono tante. Puoi riempire un piccolo cuscino con i fiori essiccati di lavanda e aggiungervi qualche goccia di olio essenziale; disponi quindi il guanciale sul letto. Se preferisci, versa il preparato su un fazzoletto in cotone e mettilo sul comodino. Questo rimedio è perfetto per grandi e piccini.
  • Punture d’insetti: l’olio essenziale di lavanda è perfetto per alleviare il prurito. In tal caso lo puoi usare puro o combinato con un cucchiaino da caffè di gel di aloe pura (questa emulsione è di più facile applicazione).
  • Pediluvio e sali da bagno: l’olio essenziale di lavanda diventa nel caso specifico una vera e propria coccola per il tuo corpo. Versa in un catino 2 cucchiai di sale grosse e 4 gocce di olio, mentre per la vasca da bagno puoi usare un bicchiere di sale e 10/15 gocce di olio. Ti senti immediatamente più rilassato e le tensioni non tardano a sciogliersi.
  • Deodorante: puoi applicarlo sulla pelle con l’ausilio di un piumino da cipria. Ti occorrono 2 cucchiai di bicarbonato di sodio e 4 gocce di olio essenziale di lavanda; mescola il composto e conservalo in un contenitore con chiusura ermetica. Se lo desideri, puoi aggiungere 2 gocce di olio essenziale di geranio.
  • Massaggi: l’olio essenziale di lavanda è molto valido se accusi contratture muscolari e soffri di artrite reumatoide. Lo puoi usare nella sua formulazione pura o combinarlo con il gel di aloe vera e/o l’olio di mandorle dolci. Prova questo massagio quando rientri a casa al termine di una giornata stressante.
  • Antiforfora: friziona regolarmente il cuoio capelluto con l’olio essenziale di lavanda. Questo trattamento, ripetuto nel tempo, promuove la circolazione sanguigna e contrasta la forfora.
  • Fumenti: con la stagione fredda non tardano ad arrivare tosse e raffreddore. I suffumigi, classico rimedio della nonna, sono perfetti e donano immediato sollievo. Aggiungi, a un litro d’acqua bollente, un cucchiaio di bicarbonato e 5 gocce di olio essenziale di lavanda. Mescola il tutto, copriti la testa con un asciugamo e respira i vapori (ricordati, di tanto in tanto, di deglutire al fine di stappare le orecchie).
  • Impacchi: questo rimedio può essere usato nella versione calda o fredda. Gli impacchi caldi sono perfetti se accusi dolori al tratto cervicale e contratture muscolari, mentre quelli freddi sono maggiormente indicati in caso di ematomi. Immergi un panno di cotone (o una garza) nell’acqua, aggiungi alcune gocce di olio essenziale di lavanda e disponi il medicamento sulla zona da trattare.
  • Brufoli: la lavanda combatte i batteri responsabili delle infezioni cutanee, controlla la secrezione del sebo e riduce le cicatrici.
    Unisci alcune gocce di olio al gel di aloe vera o alla crema idratante che usi quotidianamente. Applica il composto nei punti critici.
  • Cefalea: aggiungi a 50 ml d’acqua 2 gocce di olio essenziale di lavanda e 2 gocce di quello di menta; ingerisci il composto in caso di mal di testa. Lo stesso rimedio può essere preparato per uso esterno con 6 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 di menta e 50 ml di olio vettore. Puoi sottoporti a tale trattamento 2/3 volte al giorno se il malessere è cronico; friziona le tempie ed esegui dei leggeri massaggi circolari.
  • Otite: usa un preparato a base di 2 cucchiai di olio vegetale, 2 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 gocce di eucalipto radiata e 2 di malaleuca. Esegui un leggero massaggio all’interno dell’organo uditivo al fine di alleviare la sintomatologia dolorosa.
  • Caduta di capelli: l’olio essenziale di lavanda strofinato sul cuoio capelluto favorisce la ricrescita dei capelli (il 40% dei soggetti affetti da alopecia ha notato significativi miglioramenti).
  • Aumenta le difese immunitarie dell’organismo: protegge il corpo e riduce il rischio d’insorgenza di tubercolosi, tifo e difterite.
  • Antistaminico: l’olio essenziale allevia i sintomi correlati a febbre da fieno, allergie ad animali domestici e acari della polvere.
    Strofila alcune gocce del prodotto sotto il naso, sopra le sopracciglia e in corrispondenza degli zigomi (evita il contorno occhi). Il trattamento può essere ripetuto più volte nell’arco della stessa giornata, ma tra un’applicazione e l’altra devono trascorrere almeno 20 minuti.
  • Contrasta lo stress: la lavanda è un ottimo rimedio al termine di giornate ad alto tenore di stress perché scioglie le tensioni e rilassa la muscolatura. Devi semplicemente applicare una goccia di olio puro sui polsi, sul collo e sul torace.
  • Fuoco di Sant’Antonio: versa su una garza sterile 5 gocce di olio essenziale di lavanda, disponi il medicamento sull’area da trattare e lascia agire per almeno 2 ore. Ripeti l’operazione in base alle tue esigenze.
  • Antirughe: l’olio essenziale di lavanda è un eccellente anti-age. Aggiungi 2 gocce di preparato alla crema idrandante notte per far ritrovare alla tua cute l’antico splendore.
  • Mal di gola e gengiviti: versa in un bicchiere acqua 2 o 3 gocce di olio ed effettua dei risciacqui per alleviare la sintomatologia correlata ai disturbi del cavo orale e combattere l’alitosi.
  • Digestione: assumi alcune gocce di olio essenziale di lavanda per favorire la digestione, ridurre il gonfiore intestinale e ripristinare, se necessario, la flora batterica.
  • Sindrome premestruale: la lavanda riduce i classici disturbi associati a questa particolare condizione.
  • Regola la pressione sanguigna: migliora la circolazione sanguigna e regola i livelli pressori contrastando l’ipertensione.

Controindicazioni ed effetti collaterali dell’olio essenziale di lavanda

L’olio essenziale di lavanda, usato esternamente, non presenta particolari controindicazioni; per precauzione non usarlo, però, sulla cute lesa.

L’ingestione del prodotto è, invece, da evitarsi se sei in stato interessante, stai allattando o sei affetto da diabete. Leggi, inoltre, per sicurezza l’Inci riportato sulla confezione del prodotto perché potresti essere intollerante a uno o più eccipienti e attieniti, scrupolosamente, alle modalità d’uso; se segui una terapia farmacologica, contatta il tuo medico curante prima di iniziare un qualsiasi trattamento. Molteplici studi hanno, difatti, messo in evidenza una stretta correlazione tra sedativi e olio essenziale di lavanda: la loro assunzione contemporanea sembra esacerbare gli effetti del medicinale, aumentando drasticamente la sonnolenza.

Nella maggior parte dei casi non sono segnalati effetti collaterali, ma il consiglio rimane sempre quello di provare l’olio su un’area ristretta del corpo al fine di monitorare la comparsa di possibili reazioni indesiderate; tra queste si annoverano irritazioni, bruciore, arrossamento della pelle e dermatiti. L’assunzione orale può, invece, causare disturbi all’apparato gastrointestinale e tra questi sono degni di nota la nausea e l’emesi.

Sovradosaggio e olio essenziale di lavanda

Prima di ingerire le gocce di olio essenziale di lavanda, consulta il tuo medico curante e segui la terapia alla lettera perché eventuali abusi possono causare l’insorgenza di gravi affezioni quali per esempio:

  • cefalea;
  • vomito;
  • convulsioni;
  • costipazione;
  • difficoltà respiratorie;
  • depressione a carico del sistema nervoso centrale.

In questi casi è indispensabile recarsi immediatamente al pronto soccorso più vicino.

Come preparare l’olio essenziale di lavanda

L’olio essenziale di lavanda può essere reperito in svariati punti vendita (farmacie, parafarmacie, portali di e-commerce), ma puoi anche realizzarlo direttamente a casa tua con pochi e semplici ingredienti. È bene precisare che esistono due diverse preparazioni che si distinguono tra di loro per l’impiego o meno dell’alcool; si parla perciò di distillazione e macerazione.

La prima procedura, che consta di molteplici passaggi, non è particolarmente agevole da eseguire tra le mura domestiche; ti suggeriamo quindi di optare per la macerazione. Ti occorrono una porzione di fiori essiccati per ogni 4 parti di olio vegetale (oliva, mandorle, germe di grano).

Inserisci gli ingredienti in un recipiente e cuoci a bagnomaria per circa 5/6 ore. Presta particolare attenzione alla temperatura perché questa non deve mai essere superiore a 50 gradi, pena compromissione dell’aroma. Filtra il preparato e versalo in un contenitore scuro in vetro munito di tappo in sughero. L’olio essenziale deve essere consumato entro 6 mesi e diluito con altri olii.

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